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Tata Nano – suicidio indiano

Ho appena letto la notizia del lancio sul mercato della Tata Nano.

Si tratta dell’auto piu’ economica del mondo, concepita per rendere l’auto accessibile a quelle famiglie indiane (la maggior parte) che non potevano permettersi un’auto “tradizionale”.

Il prezzo si attesta attorno ai 2000 euro, circa 4/5 stipendi di un informatico indiano. In Italia per comprarsi una macchinetta da 12000 euro, ad un informatico ci vogliono 6/7 stipendi, considerando uno stipendio attorno ai 1800 euro netti.

Cosa ci fa capire questo? ci fa capire che l’auto in questione verra’ probabilmente venduta in quantita’ abnormi dal momento che si colloca nella fascia di prezzo accessibile alla stragrande maggioranza della categoria “informatici”, che ora come ora, rappresenta una fetta grandissima della popolazione.

Ricordiamoci infatti che la categoria “informatici” in India ha tirato dentro gente che, per casta, avrebbe dovuto fare lavori molto piu’ umili. Mi spiego: nel momento che l’India si e’ accorta che il suo futuro sarebbe stato di vendere servizi, l’educazione si e’ diretta a sua volta in quella direzione, privilegiando l’offerta di corsi a indirizzo informatico o similari. Come conseguenza, oggi ogni famiglia di estrazione medio-bassa ha almeno un informatico in famiglia.

Gente che per ragioni di casta avrebbe potuto aspirare al massimo a una carriera di lavapiatti si ritrova a un livello superiore. L’argomento e’ un mezzo tabu’ in India, ma ricordo che un paio di anni fa venni a scoprire che uno dei miei colleghi appartenente ad una casta piuttosto bassa cercava moglie e che non era cosi’ facile trovarla nell’ambito della sua casta perche’ il ragazzo faceva l’informatico e il suo “prezzo di mercato” – cioe’ la quantita’ di $ che avrebbe dovuto ricevere in dote e la “qualita'” (educazione..) della futura moglie – era piu’ alto dello standard della sua comunita’.

Un informatico in famiglia fa la differenza, considerando che porta a casa almeno 5 volte lo stipendio di un cameriere.

Ho voluto fare questa digressione per sottolineare bene come la classe media in India sia cresciuta a dismisura negli ultimi anni e guardacaso – corrisponda al target a cui punta la Tata Nano.

Che impatto avra’ sul nostro futuro questa motorizzazione forzata? Drammatico di sicuro.

In termini ambientali, la Nano andra’ ad aggravare una situazione gia’ ai limiti del tollerabile. Le citta’ indiane sono infatti sotto una cappa ti polvere e smog.

Centinaia di migliaia di macchine saranno scaricate su una infrastuttura che non e’ piu’ fisicamente in grado di gestire i volumi di traffico attuali. Sto dicendo che se non vengono costruite strade migliori, tra due anni in India le macchine non riusciranno piu’ a circolare. Chi l’ha visto sara’ sicuramente della mia stessa idea.

Qualche analista dice che l’introduzione della Nano avra’ un impatto drammatico sui prezzi di molte materie prime, che andranno alle stelle.

Inoltre, si verra’ a creare un’espansione della domanda di petrolio che, in un momento di scarsita’ come questo (N.D.R: correggo l’imprecisione – non e’ che il petrolio sia scarso, mi riferisco al “peak oil”), potrebbe veramente dare la mazzata finale.

Io sono dell’avviso che la Nano porra’ sotto stress il modello di crescita esponenziale su cui si basa la nostra economia. Le conclusioni le lascio a voi, sara’ interessante seguire la vicenda…

Capire la crisi economica

Rompo quasi 2 anni di silenzio per segnalare un ottimo mini-corso della durata di poco piu’ di 3 ore che vi permettera’ di capire meglio le cause della crisi che stiamo vivendo.

http://www.chrismartenson.com/crashcourse

Si tratta di materiale estremamente interessante. E’ da un po’ che scorazzo tra siti di finanza cercando di capirci qualcosa e finora non ho ancora trovato informazioni cosi’ valide. Caldamente consigliato!

Schifezze internet

Oggi ho trovato un post su Youtube che mi mandava su questo sito. E’ il sito di un disperato che per fare soldi ha promesso di tagliarsi un dito al raggiungimento di 5000$ in donazioni. Dice di essere a corto di denaro e spera che il dottore gli riattacchi il dito dopo esserselo tagliato e messo le foto su internet per far contenti gli interessati.

Non so che dire.. mi auguro solo che sia l’ennesima bufala per fregare qualche utente idiota.

Horde 07-07-07

Logo HordeSi tiene a Branco (Udine) giusto in questi giorni, ed e’ uno dei primi tentativi italiani (se non il primo!) di creare interesse attorno alla cultura informatica underground e alla demoscene.

Horde e’ il nome che e’ stato scelto per l’evento (gioco di parole da Branco, il paese che lo ospita) e l’intento e’ chiaramente di creare anche in Italia un punto di ritrovo per i fanatici dell’arte informatica, programmatori, grafici, musicisti. La  demoscene non e’ mai realmente decollata in Italia, mentre in nord Europa demoparties di questo tipo si tengono da anni: lo storico Assembly in Finlandia, The Gathering in Norvegia, il Breakpoint in Germania..

Essendo stato un fanatico della demoscene degli anni d’oro (attorno ai primi anni 90.. qualcuno magari ancora si ricorda i mitici Future Crew!) ed avendo sperimentato frustrazioni terribili per la mancanza di gente

appassionata alla cosa con cui condividere questo interesse,  non posso che augurarmi che questo Horde si riveli in futuro molto piu’ di un piccolo evento locale e che diventi veramente IL punto d’incontro italiano per gli appassionati d’arte informatica.

Sivaji

SivajiDal 15 giugno nelle sale cinematografiche del tamil nadu non c’e’ posto per nessun altro.. Sivaji li sta spazzando via tutti! Ultima fatica del nostro idolatrato Rajinikanth, Sivaji e’in assoluto il film piu’ costoso mai prodotto in India. Il precedente film, Chandramuki, ha chiuso i battenti con 804 giorni di proiezione consecutivi..

questo per darvi un’idea delle proporzioni del fenomeno Rajinikanth!

Inutile aggiungere che per accaparrarsi un paio di biglietti bisognera aspettare almeno un mesetto, ad ogni modo non posso

perdermelo per nulla al mondo.. ho sentito che stavolta ci saranno di quelle

cose al limite del impossibile!

(mi scuso per il maledetto problema di allineamento del testo, che mi assilla da

mesi ormai e che non so come risolvere..)

Mamma li russi

Ieri leggo su un quotidiano indiano un trafiletto riguardante un commento di Putin durante un intervista al Corriere della Sera. Diceva qualcosa come “Il presidente russo Putin minaccia di puntare i missili sull’Europa”. Lo stesso commento ricopriva l’intera prima pagina di un altro quotidiano francese.

Questo sensazionalismo mi fa incazzare. Sensazionalismo che alimenta allarmismo, che si traduce in ansie e preoccupazioni.

Me ne sono accorto dopo un anno e mezzo senza televisione. Mi sono accorto che ogni qualvolta che leggevo un giornale o mi capitava di vedere il tg mi si risvegliavano gli istinti di sopravvivenza piu’ primordiali: violenza, odio, intolleranza.. E allora mi rendevo conto di che bene che stavo senza tv, senza angosce e senza quel senso di precarieta’ e di insoddisfazione creato dai media.

Una cosa bella di internet e’ che e’ possibile scegliersi da se’ il tipo d’informazione, il grado di approfondimento e la fonte. Promuove un modo piu’ attivo di informarsi. Cosi’ invece di fermarmi ai titoli altisonanti da prima pagina, posso leggermi per intero l’intervista a Putin e contestualizzare..